Riflessioni sul termine Antelami nei documenti medievali e nell'iscrizione di Benedetto Antelami nel Duomo di Parma

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Questo articolo pubblicato sul Quaderno n. 6 dell'APPACUVI (stampato nel 2001) cerca di inquadrare il significato che il termine "Antelami" ha assunto nei diversi documento medievali e, in particolare, nell'iscrizione di Benedetto Antelami che fregia la celebre Deposizione da lui scolpita nel duomo di Parma nel 1178.

Dopo un excursus sugli antichi nomi della Valle Intelvi (Antellaco, Antelamo, Antelavo, Antelago, Entelavo, Intelavo) nei documenti dell'Alto e del Basso Medioevo, si cerca di analizzare il significato che tale termine ha assunto, sia nella sua accezione geografica ("terra Antelami", "vallis Antelami") che in quella professionale ("magister Antelami") nei documenti genovesi..

Si procede quindi a esaminare le diverse sfumature che vari Autori hanno assegnato al significato di tale termine nel contesto dell'iscrizione di Parma, privilegiando quelle che ipotizzano un'appartenenza di Benedetto all'associazione genovese dei magistri Antelami, reclutati inizialmente dalla sola Valle Intelvi e, successivamente, dall'intero bacino del lago di Lugano.

Nell'occasione vengono anche contestate alcune interpretazioni abbastanza distorte dell'intera iscrizione, compreso un tentativo (del tutto privo di fondamento) di anticiparne la datazione al 1170, comparse in una pubblicazione del 2000.

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Il presente testo è stato pubblicato sul n. 150 dell'Archivio Storico Ticinese (Bellinzona, novembre 2011); poiché in esso si fa riferimento alla versione 2, la lascio in-linea per i lettori della rivista che volessero verificarne le citazioni.

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