Quiz vallintelvese

per scolari e docenti locali

 

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1.       Tra i reperti archeologici più antichi trovati in Valle Intelvi vi sono le selci scheggiate in forme geometriche (triangoli, trapezi, punte a dorso) rinvenute ad Erbonne (comune di S.Fedele) prodotte dai cacciatori-raccoglitori che frequentarono la zona intorno al 6000 a.C.

      Come si chiama il periodo archeologico cui appartengono ?

    Mesolitico

    Paleolitico

    Paralitico

 

2.       I massi con coppelle (detti impropriamente “cupelliformi”) sono massi erratici sui quali l'uomo, nell'antichità, ha scavato delle fossette ("coppelle"), a volte accompagnate da croci o altri segni; sono diffusi non solo in Valle Intelvi.
Tra i massi a coppelle intelvesi, ricordiamo quelli di Verceia e del Pian d'Orano (Lanzo), quello dell’alpe di Verna, quello del Caslé di Ramponio, quelli sopra S.Fedele…

      A che epoca risalgono i massi con coppelle ?

       al Paleolitico

    non si sa con certezza: alcuni forse all'Età del Rame, del Bronzo o del Ferro;
          alcune fossette o croci potrebbero risalire addirittura al Medioevo

    al periodo della prima Guerra Mondiale

      Cosa rappresentano ? 

    impronte di dita extraterrestri

    non si sa; è comunque possibile che fossero associati a qualche rituale
          sacro, mentre alcuni forse costituirono primitive “mappe” o segni di confine

      servivano ai vampiri per versarvi il sangue delle loro vittime

 

3.       Durante la Prima Età del Ferro (IX - inizi IV sec. a.C.), la Valle Intelvi, insieme a tutta la Lombardia occidentale ed al Piemonte orientale, venne a far parte di un’importante cultura protostorica, linguisticamente celtica.
Nel V sec. a.C., il suo centro più importante fu Como, situato allora sulle pendici sud-occidentali del monte Croce.

      Come si chiama questa cultura ?

    cultura di Golasecca

    cultura di Boccasciutta

    cultura di Nasorotto

      Quale fu un suo importante ruolo ?

    combattere contro gli Indiani

       fungere da tramite commerciale e culturale tra Etruschi e Celti transalpini

    fabbricare armi per i Longobardi

 

4.       Nel IV secolo a.C. i Galli, anch’essi di stirpe Celtica, calarono in Italia, occupando buona parte del Centro Nord; portarono la cosiddetta cultura di La Tène (Seconda Età del Ferro), con le caratteristiche spade in ferro.
Anche in Valle Intelvi furono trovate tombe galliche; una di esse conteneva una spada in ferro ripiegata.

      Dove fu rinvenuta tale tomba ?

    a Laino

    a Schignano

    a Dizzasco

      L'arrivo dei Galli (nel IV secolo a.C.) ha avuto come conseguenza per le nostre zone:

    un incremento nella nascita dei pulcini

       il rafforzarsi di una cultura e di una lingua indoeuropee di matrice celtica

    l'introduzione delle armi da fuoco

 

5.       Nel 196 a.C. i Romani conquistarono Como con il console Claudio Marcello, dopo avere sconfitto i Galli Insubri.
Tuttavia la romanizzazione delle nostre terre procedette lentamente e tale processo lasciò numerose tracce anche in Valle Intelvi.
Agli inizi del XX secolo, si rinvennero a Pellio Superiore diverse tombe a cremazione appartenenti a genti galliche romanizzate.

      Dove si trovavano le tombe di Pellio Superiore ?

    presso l’attuale campo di calcetto

    presso la chiesa di S.Giorgio

    presso la chiesa di S.Maria

 

6.       Tombe romane, di epoca imperiale, furono invece rinvenute a Scaria, Ponna, Lura. 

      Dove si trovavano le tombe di Scaria ?

    lungo la strada per Ramponio

    presso la chiesa di S.Maria

    presso la chiesa dei SS.Nazaro e Celso

 

7.       Poco lontano dalla chiesa dei SS.Nazaro e Celso di Scaria, si trova un masso scavato nella parte superiore (masso-avello), simile a molti altri rinvenuti nel Comasco. Altri tre furono distrutti durante la sistemazione della strada che porta alla chiesa.

      Si presume che tali massi fungessero da:

    vasca da bagno per la regina Teodolinda

       tomba romano-barbarica

       tomba alberto

 

8.       Il Cristianesimo si diffuse ufficialmente nel Comasco a partire dal 386 d.C., quando Felice divenne primo vescovo di Como, per volere di S.Ambrogio.
Nelle campagne la nuova fede giunse lentamente, a partire dal V secolo d.C.; nei villaggi più importanti furono edificate le prime chiese battesimali per battezzare coloro che non erano ancora cristiani.

      Come si sarebbe chiamato nel Medioevo il territorio dipendente dalla chiesa battesimale, detta “chiesa plebana” ?

    diocesi

    pieve

    parrocchia

      Dove sarebbe sorta, in epoca ancora imprecisata, la “plebana” della Valle Intelvi ?

    Erbonne (S.Fedele)

    Muronico

    Montronio

9.       Durante le invasioni barbariche, il dominio dei Goti, dei Bizantini e dei Longobardi, la zona dei laghi fu munita di fortezze per sbarrare la strada a potenziali nemici ormai a ridosso delle Alpi.
Anche in Valle Intelvi furono eretti fortilizi; uno di questi è documentato addirittura nel VI secolo, presso Laino.

      Dove si trovava il fortilizio di Laino ? 

     presso l'attuale oratorio di S.Vittore

    presso l’attuale chiesa parrocchiale di S.Lorenzo

       lungo la strada per Pellio

      L'esistenza del fortilizio di Laino, confermata da recenti scavi archeologici, era già nota a causa di:

    una pergamena del IX secolo

    una lapide sepolcrale che ne attesta la costruzione nel VI secolo

    una foto aerea del VII secolo

 

10.   I Longobardi, che invasero l'Italia nel 568-569, impiegarono vent'anni a conquistare le zone fortificate dei laghi lombardi, che facevano capo all'Isola Comacina.

      Quali reperti rinvenuti in Valle Intelvi si  riferiscono al periodo Longobardo ?

    i  massi con coppelle

    la spada gallica di Schignano

    gli orecchini d'oro a cestello (di fabbricazione romano-bizantina) rinvenuti a Laino

 

11.   Agli inizi del VII secolo, a causa di uno scisma religioso, la diocesi di Como si staccò dalla metropoli milanese per aggregarsi al Patriarcato di Aquileia, cui restò legata fino al XVIII secolo.

      Come si chiama il suddetto scisma ?

     scisma delle Due Rose

      scisma dei Tre Capitoli

        scisma dei Quattro Cantoni

 

12.   A seguito della donazione testamentaria del 777 d.C. del signore longobardo di Campione, detta località divenne un feudo del monastero milanese di S.Ambrogio, fino all’epoca napoleonica.
Ciò spiega il suo attuale stato di enclave italiana in territorio svizzero.

      Come si chiamava il suddetto signore longobardo di Campione ?

     Popone

    Catone

    Totone

 

13.   Nell' Alto Medioevo, oltre al castello di Laino, è documentato (nel X secolo) anche quello di Castiglione; inoltre scavi archeologici hanno portato alla luce un interessante edificio fortificato del X sec.
Oltre a monete degli imperatori Ottoni e ad altro materiale medievale, vi furono rinvenute le sepolture di sette animali; interessante anche un cunicolo, coevo all’edificio.

      Dove fu rinvenuto tale fortilizio ?

    a Erbonne, presso il cimitero

    a Pellio Superiore, presso la chiesa di S.Giorgio

    a Verna, presso la chiesa di S.Ambrogio

      Quali  animali vi erano sepolti ?

     suini

    bovini

    canguri

      Dove conduceva il cunicolo ?

    alla chiesa

    al lago di Lugano

    ad un pozzo sotterraneo

 

14.   Al secolo VIII risale la prima menzione certa di maestranze specializzate provenienti dalla Valle Intelvi: si tratta dei carpentieri della “valle quae dicitur Antelamo” (Valle Intelvi), proprietà del re longobardo Liutprando, concesse in uso da costui ad un importante monastero.

      Di quale monastero si trattava ?

    S.Ambrogio di Milano

    S.Salvatore di Brescia

    S.Pietro in Ciel d’Oro di Pavia

 

15.   Tra l' XI e il XII secolo si diffuse in Europa l'arte romanica, caratterizzata da pareti massicce, piccole aperture doppiamente "strombate", decorazioni ad archetti pensili.
Gli abitanti dei laghi lombardi divennero presto degli esperti costruttori nell'ambito di questa nuova corrente artistica.
In particolare, alcuni di essi, provenienti dalla Valle Intelvi e zone limitrofe, crearono a Genova una potente corporazione, che detenne per secoli il monopolio edilizio nella città.

      Come si chiamavano questi costruttori lombardi attivi soprattutto a Genova ?

    magistri Antelami

    magistri com(m)acini

    vou coumprà

      Come si chiamava il più noto tra loro, grande architetto e scultore operante a Genova, in Provenza ed a Parma ?

    Lanfranco

    Benedetto

     Maledetto

 

16.   In Valle Intelvi vi sono parecchi resti di chiese romaniche, se pure ampiamente rimaneggiate.
Tuttavia il monumento romanico più completo e conservato della zona, si trova appena al di fuori della valle, sopra Lenno e Ossuccio, affiancato da un antico monastero in parte ricostruito.

      Come si chiama questa stupendo complesso romanico del secolo XI ?

    monastero dell'Acqua Calda

    S.Benedetto in val Perlana

    S.Gaudenzio lavato con Perlana


17.   Durante il Rinascimento (XV-XVI secolo), le grandi novità artistiche venivano soprattutto dalla Toscana, tuttavia fu un Intelvese a portare per primo la scultura rinascimentale a Roma.

      Come si chiamava questo scultore intelvese nativo di Osteno ed attivo sia a Roma che a Siena ?

    Gamba  Dilegno

    Andrea Bregno

    Andrea Doria

 

18.   In numerose regioni furono proprio gli Intelvesi a introdurre per primi, nel ‘500, l'architettura rinascimentale.
Ricordiamo in particolare Domenico de Aglio di Scaria che progettò un importantissimo landhaus (palazzo della regione) in Austria.

      In quale città austriaca Domenico De Aglio edificò tale importante edificio ?

    a Graz

    a Preg

    a Salisburgo

 

19.   Nel '600 e '700 si sviluppò l'arte barocca, estremamente fantasiosa e ricca di decorazioni pittoriche ed a stucco.
Il più grande artista del tempo fu il Bernini, di origine toscana; tuttavia il più geniale architetto dell'epoca fu il Borromini, nato a Bissone sul lago di Lugano.
Gli Intelvesi ebbero comunque un ruolo di primo piano nel diffondere l'arte barocca.
Ricordiamo in particolare i Carloni di Scaria, i Lurago di Pellio Superiore, gli Aliprandi,  Barberini, Frisoni, Quaglio e Scotti di Laino, gli Orsolino di Ramponio ed i Solari di Verna.
Da Pellio Inferiore giunse inoltre a Roma un eccellente scultore, divenuto allievo dell'Algardi e del Bernini, autore di numerose sculture romane, come S.Agnese in Fiamme (nell’omonima chiesa del Borromini), l’Angelo Portacroce (ponte S.Angelo), l’Elefantino con l'Obelisco (su disegno del Bernini).

      Come si chiamava tale eccellente scultore ?

    Sansone Lamiera

    Ercole Ferrata

    Maciste Ruggini

      Quali opere inviò nella sua valle nativa ?

    una statua in bronzo alta 25 metri

    una fontana in pietra ornata con 374 statue di marmo

    otto statuette in legno, opere sue e della sua bottega

 

20.   Tra '600 e '700 venne introdotta in Valle Intelvi una forma d'arte atta ad imitare il marmo, sia liscio che intarsiato, mediante impasti di gesso, acqua e collante animale, colorati con terre e poi lucidati.

      Come si chiama questa tecnica, che prende il nome proprio dal tipo di gesso usato ?

    gigliola

    scagliola

    sogliola

      Come si può a volte distinguere un pannello liscio (non intarsiato) così ottenuto da uno di marmo ?

    perché puzza di pesce

    perché emette una luce sinistra (o, a volte, destra)

    perché toccandolo, a parità di temperatura risulta  leggermente meno freddo al tatto rispetto al marmo,
          a causa della differente conducibilità termica

 

21.   Tra il 1718 e il 1723, per ordine del governo austriaco (dal quale dipendeva allora la Lombardia), furono disegnate le mappe dei vari territori comunali, con il successivo censimento di tutte le proprietà; nel 1760 entrò così in vigore un importante catasto, atto ad instaurare una corretta politica fiscale.
Detto catasto è normalmente noto come "Catasto Teresiano".

      Perché ?

    perché fu inaugurato nel giorno di S.Teresa

    perché entrò in vigore durante il governo di Maria Teresa d’Austria

    perché la zia del geometra che disegnò la prima mappa si chiamava Teresa

 

22.   La dominazione austriaca fu inizialmente assai proficua per l’Italia settentrionale; tuttavia, dopo la parentesi napoleonica, cominciò a creare malcontenti. Nacquero le società segrete di patrioti che volevano l'indipendenza e l'unità d'Italia.
Anche in Valle Intelvi vi era un gruppo di patrioti che nel 1848 organizzarono una rivolta, poi repressa dagli Austriaci anche a causa della cattiva organizzazione dei volontari mandati in soccorso dei rivoltosi.

      Da chi era capeggiato il gruppo degli  insorti vallintelvesi ?

    da Angelo Piave

    da Andrea Brenta

    da Aldo Adige

 

23.   Dall'età longobarda fin quasi ai nostri giorni, una fu la tipica attività degli Intelvesi maschi.

      Quale fu questa attività ?

    progettare, costruire e decorare edifici

    coltivare ed allevare

    contrabbandare sigarette

 

24.   A Schignano, in Valle Intelvi, si svolge (sabato e martedì grasso del rito romano) un interessantissimo carnevale di antica origine, dove sono coinvolte due categorie di personaggi che utilizzano maschere autocostruite.

      Quali sono i principali personaggi del carnevale di Schignano?

    i Neri e i Rossi

    i Belli e i Brutti

    i Furbi e i Cretini

      Come ottengono le loro maschere ?

    intagliandole nel legno

    modellandole con la creta

    impastando la cartapesta

      Come si chiama l’unico personaggio femminile (impersonato da un uomo) che rappresenta la moglie-serva?

    chioccia

    ciocia

    giobia

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